Banche e Investimenti : Fra inflazione e recessione, i risparmi degli italiani sono a rischio: come proteggerli?

La recessione economica è una realtà tristemente attuale, con cui devono fare i conti investitori e risparmiatori di qualunque calibro. La situazione, resa più grave dall’evidente inflazione, rischia di costare cara a molti italiani, che hanno bisogno di seguire strategie adatte per difendersi e consigli per investimenti mirati: la raccolta di queste informazioni su portali come Finanza Italia agevola molto gli investitori, che tuttavia hanno bisogno di una seria preparazione sulla situazione attuale, partendo dalle basi più elementari, quali il concetto stesso di recessione.

Recessione: definizione e conseguenze

Il termine recessione aleggia come un’ombra su tutta l’economia nazionale, ultimamente: tutti lo percepiscono nell’aria, con giusto timore, ma pochi ne conoscono l’esatta definizione. Ebbene, secondo la teoria economica classica, un Paese entra in recessione quando il suo PIL si contrae per almeno due trimestri di fila. È dunque evidente che il Paese sta attraversando un momento di stop alla produzione, o quanto meno un suo rallentamento, che in questo caso è facile mettere in relazione alla pandemia da covid-19.

La teoria economica più moderna, che si basa su un più recente modello statunitense, utilizza altri dati, raccolti in Italia dall’osservatorio ISTAT, per fornire un quadro più completo del panorama economico nazionale: tra le nuove cifre e percentuali, che si discostano dunque dall’analisi del solo PIL nazionale, i dati su disoccupazione e vendite sul mercato spiccano in maniera evidenti.

La contrazione del PIL sta assestandosi, al momento attuale, sul 9%; questo dato segna l’esistenza concreta di una recessione, e che sfiora quel 10% che di norma è interpretato dagli economisti come segnale d’inizio di una depressione economica. Tra le diverse conseguenze che intervengono in caso di recessione, si segnalano cali di produzione più o meno generalizzati e una più accentuata volatilità dei mercati finanziari. Infine, spicca un altro dato ormai evidente: l’inflazione, il cui tasso ha già raggiunto il +7,5%, sfiorando vette che non si raggiungevano dal 1991.

Fra inflazione e recessione, i risparmi degli italiani sono a rischio: come proteggerli?

Anche in quest’ultimo caso, trovare una causa di questo nuovo assetto nella situazione geopolitica globale, con un occhio di riguardo al conflitto tra Russia e Ucraina, è estremamente semplice. Indipendentemente dagli esiti ancora incerti della guerra, esiste già un pericolo per i correntisti italiani: i risparmiatori potrebbero concretamente assistere all’erosione del valore reale dei propri risparmi sul conto corrente, a fronte della stabilità del valore nominale, proprio a opera dell’inflazione.

Come proteggere i risparmi in recessione

Evitare la lenta e inesorabile erosione dei propri capitali è l’obiettivo di qualsiasi risparmiatore. Si tratta di un obiettivo che vale la pena perseguire sul lungo termine, soprattutto se si considera che gli effetti di questa recessione sembrano destinati a caratterizzare anche buona parte del 2023, con tempistiche diverse nelle varie zone del pianeta. D’altra parte, è difficile prevedere le conseguenze nette di alcuni fattori di crisi, come quella energetica, o di certe politiche, come quelle adottate dalle banche in merito ai tassi d’interesse e finalizzate proprio al controllo dell’inflazione. Da questo assunto, emerge chiaramente la necessità di gestire con attenzione i propri risparmi.

Il concetto di diversificazione si distingue come un possibile alleato di qualsiasi risparmiatore, che potrebbe scegliere di padroneggiare anche valute diverse dall’euro, così da contrastare la perdita di valore della moneta unica europea, o decidere di investire in beni rifugio o materie prime come copertura per i propri capitali. Allo stesso tempo, è consigliabile differenziare i propri capitali tra Buoni Fruttiferi Postali, che spaziano da un interesse lordo dell’1% ad altri al 3,5% se sottoscritti per 15 anni, e Conti Deposito Bancari, oggi diventati più appetibili per i risparmiatori proprio in vista della nuova ondata recessiva.

Come investire in recessione

Gli investimenti a lungo termine sono una valida alternativa per chiunque sappia controllare la propria emotività e voglia diversificare il proprio pacchetto azionario. Va dunque seguito sempre l’assunto secondo cui la diversificazione dei propri investimenti sia essenziale per una maggiore tenuta del proprio portafoglio.

Bisogna certamente essere consapevoli della caduta di molti indici azionari, destinati ovviamente a riprendersi in futuro, prima di dedicarsi al trading: in questo senso, è necessario sangue freddo, nonché una strategia attenta che tenga fermi alcuni punti essenziali. Ad esempio, possono essere valorizzati quei settori difensivi che difficilmente conosceranno davvero crisi, quali la sanità, i servizi farmaceutici o quelli destinati alle famiglie e alle aziende. Infine, puntare allo stesso tempo su oro e materie prime può aiutare alla tenuta del proprio portafoglio in tempi di recessione, così come un’attenta analisi del mercato lavorativo e delle sue opportunità attuali può fare concretamente la differenza.

Fonte: https://www.affaritaliani.it/blog/quelli-che-i-numero-non-dicono/inflazione-recessione-risparmi-degli-italiani-a-rischio-come-proteggerli-818623.html