venerdì 30 settembre 2022

Se nel 2023 ci sarà la recessione cosa fare dei Nostri risparmi per proteggerli


Prodotti ormai alla portata di ogni investitore, con importanti suddivisioni per rischi e rendimenti, riescono talvolta a garantire il mantenimento dei propri capitali facendoli crescere nel tempo, talaltra a creare delle vere e proprie rendite. Proprio per questo occorre valutare, come e dove investire in un’eventuale recessione nel 2023

Se nel 2023 ci sarà la recessione cosa fare dei Nostri risparmi per proteggerli


Cos’è la recessione economica

Per recessione, si intende una condizione macro-economica in cui il PIL di una nazione registra trend negativi per almeno due trimestre consecutivi, contrapponendosi quindi ai concetti di crescita e ripresa. La discesa del PIL, anche a livello globale, è strettamente connessa a criticità geo-politiche o socio-economiche, mentre i suoi effetti potranno essere:

  • Riduzione della produzione settoriale o generale
  • Aumento della disoccupazione
  • Riduzione dei consumi
  • Aumento del tasso d’inflazione

Soluzioni d’uscita dalla recessione adottabili dai singoli governi possono essere:

  • Taglio delle spese nazionali, per servizi pubblici, pubblica amministrazione ed enti para-statali
  • Aumento della domanda di beni, con incremento interno e dell’export
  • Intervento delle banche centrali, tra tutte BCE e FED, per tagliare tassi incentivando produzione e investimenti

Secondo le agenzie di rating, nel 2023 tutta l’Europa entrerà in recessione, con un PIL globale che segnerà +2,4% nel 2022, contrariamente alle stime a +2,9%, e +1,7% nel 2023, rispetto al +1,0% stimato. Stando alle stesse previsioni, anche il PIL italiano segnerà -0,7% a causa del caro-energia..

Come  investire nel 2023 in caso di recessione

A partire dal 2020 sono stati due i principali avvenimenti che hanno portato all’attuale recessione 2022-2023:

  • Emergenza CoViD-19, con lockdown nazionali e restrizioni su import-export
  • Conflitto Russia-Ucraina, motivo scatenante della crisi energetica

La recessione sui mercati finanziari porta forte volatilità, che rischia di compromettere  gli investimenti, riducendo i rendimenti o ancor peggio sfociando in perdite. Tuttavia, Finanza Italia ci da dei consigli su dove investire per contrastarla, mantenendo sempre la calma e  senza farsi guidare da emotività e istinto:

  • Investire a lungo termine, aggirando i rischi dell’investimento breve
  • Diversificare il proprio portafoglio, puntando più su obbligazioni e meno su azioni, bilanciando guadagni e perdite
  • Investire in beni rifugio, come l’oro finanziario o asset energetici,  mantenendo il valore intrinseco anche durante le crisi
  • Scegliere asset adatti alla propria tolleranza al rischio, come Obbligazioni, Buoni Postali, Conti Deposito.

Anche con strumenti sicuri si consiglia di non smettere di investire, evitando quindi di parcheggiare capitali esponendoli a rischio erosione da inflazione.

Idee d’investimento durante la recessione

Obiettivi di crescita (o mantenimento) e adeguata conoscenza della situazione finanziaria sono le basi per effettuare investimenti, scegliendo asset adatti al proprio profilo. Qualunque sia la scelta, si consiglia sempre di informarsi, studiare e conoscere i fattori che causano le maggiori incertezze di mercato.

Titoli di Stato, rischio minimo

Come ci ricordano quelli di Finanza Italia, sono strumenti finanziari garantiti dallo Stato. I Titoli di Stato sono obbligazioni mirate a finanziare manovre statali e/o coprire il debito pubblico, dando diritto di credito a chiunque vi investa. Acquistabili all’asta all’immissione o con sottoscrizione al collocamento, stabilito annualmente dai vari Ministeri dell’Economia, garantiscono il rimborso del capitale investito e degli interessi maturati alla scadenza. I più importanti Titoli di Stato europei sono:

  • BTP italiani
  • Bund tedeschi
  • OAT francesi
  • Bonos spagnoli

Con scadenze da 3 mesi a 50 anni, divise solitamente a scaglioni con interessi crescenti, i loro rendimenti sono legati alla salute degli Stati sovrani e l’unico rischio al loro improbabile default, rappresentando strumenti estremamente sicuri, specie se indicizzati all’inflazione europea.

Obbligazioni indicizzate all’inflazione, rischio minimo

Chiamate anche ILB (Inflation-Linked Bonds) o linker, le obbligazioni indicizzate all’inflazione sono titoli di credito emessi dagli Stati sovrani per proteggere i capitali investiti dall’inflazione, quindi connessi agli indici di prezzo al consumo. Le più importanti in termini globali sono:

  • BTP Italia italiani
  • BTP€i italiani
  • BO Index tedeschi
  • Bund Index tedeschi
  • OATi francesi
  • OAT€i francesi
  • Index-linked Gilt britannici
  • TIPS statunitensi

Come ogni Titolo di Stato, rimborsano il 100% del capitale con rendimenti che cambiano con l’inflazione: cedole e valori vengono calcolati in termini reali, offrendo rapporti positivi tra tempi di giacenza e fluttuazione inflazionistica.

Buoni Fruttiferi Postali, rischio minimo

Emessi da Cassa Depositi e Prestiti con Poste Italiane e garantiti dallo Stato Italiano, i BFP sono titoli di credito sul medio-lungo termine che consentono di maturare interessi crescenti negli anni. I più importanti sono:

  • 3×2, 6 anni a scadenze triennali
  • 3×4, 12 anni a scadenze triennali
  • 4×4, 16 anni a scadenze quadriennali
  • Rinnova, per rinnovare BFP scaduti
  • Dedicato ai minori, per giovani dai 0 ai 18 anni

La loro caratteristica principale è l’aumento progressivo dei rendimenti a ogni scadenza, fino al 3,50% lordo/anno, +133,33% rispetto ai rendimenti 2021 a causa del tasso d’inflazione.

Conto deposito, rischio minimo

Presentato dalle varie banche nazionali e internazionali, il conto deposito è uno strumento che permette di versare del capitale su cui matureranno interessi, attraverso due linee d’investimento:

  • Vincolata, con blocco delle somme depositate per scadenze da 1 a 72 mesi
  • Libera, con la somma depositata che può essere prelevata e depositata liberamente

Con interessi lordi fino al 3,20% per conti vincolati e fino allo 0,50% per conti liberi, rispettivamente +113,33% e +66,67% sui rendimenti 2021 a causa dell’inflazione, è un investimento estremamente sicuro, con le banche eroganti che aderiscono al Fondo Interbancario Tutela Depositi, garantendo copertura fino a 100.000 euro in caso di fallimento.

Obbligazioni, rischio medio-basso

Chiamate anche bond, le obbligazioni sono prestiti ceduti dall’investitore all’azienda che vengono restituiti a scadenza con l’aggiunta di interessi variabili. Emesse solitamente da grandi società in cerca di nuova liquidità, hanno un meccanismo simile ai Titoli di Stato, non godendo però delle garanzie nazionali.

Presentano valore nominale, ossia la quota di debito sulla quale sono calcolate le cedole.

ETF, rischio medio-basso

Acronimo di exchange traded funds, gli ETF sono strumenti d’investimento a patrimonio autonomo e gestione passiva, che replicano i trend di interi settori commerciali tracciandone gli indici. Con rischi e rendimenti variabili in base agli asset scelti, sono divisi per comparto, area geografica e dimensioni e possono essere:

  • Azionari, rischio alto/rendimento medio
  • Obbligazionari, rischio/rendimento medio-basso
  • Garantiti, rischio/rendimento basso
  • Bilanciati, rischio/rendimento variabile
  • Materie prime, rischio alto/rendimento medio

Sono la soluzione ideale per creare portafogli altamente diversificati e bilanciati. Distribuiscono dividendi periodici e non hanno scadenza, eccetto casi di chiusura o fusione. Su Finanza Italia troverai le indicazioni sui migliori ETF con cui affrontare questo difficile periodo storico.

Azioni, rischio medio

Su Finanza Italia potrai trovare le migliori azioni da comprare del momento, in quanto anche quando c’è un periodo economico negativo vi sono delle aziende che possono comunque crescere e prosperare. L’investimento azionario consiste nell’acquisto di una parte di capitale di una società quotata sui mercati finanziari, con trend strettamente legati a:

  • Situazioni geo-politiche
  • Posizioni di mercato
  • Modelli di business
  • Bilanci
  • Flussi di cassa

L’asset azionario è fortemente suscettibile alla volatilità di mercato, che porterà alla fluttuazione dei suoi prezzi. I mercati azionari sono stati sostenuti in passato dai rendimenti irrisori dei titoli obbligazionari, ma ora col rialzo di questi ultimi stanno segnando trend perlopiù negativi. Per tale ragione, per il 2022-2023 si consigliano investimenti su titoli sottovalutati o provenienti da comparti industriali difensivi, le indicazioni le potrete trovare su Finanza Italia.

Materie prime e metalli preziosi, rischio medio

Permettendo di custodire i propri capitali anche sul lungo periodo, e che si sta parlando di asset finanziari e non reali ( nessuno saprebbe dove mettere qualche quintale di rame comprato )  le materie prime sono considerate beni rifugio, resistendo alle crisi finanziarie anche se prolungate, grazie all’aumento continuo di prezzo basato su domanda/offerta e principio di scarsità. Quelle più comuni sono

  • Metalli nobili
    • Oro
    • Argento
    • Platino
    • Palladio
  • Risorse naturali
    • Petrolio
    • Gas naturale
    • Cacao
    • Caffè
    • Grano

Con picchi di prezzo a ribasso solo breve-medio periodo, dovuti a oscillazioni dalle turbolenze geo-politiche, mostrano trend fortemente rialzisti sul lungo termine. Si consigliano investimenti stagionali, che aiuteranno a diversificare ulteriormente il portafoglio senza necessità di disinvestire.

E’ davvero possibile investire per contrastare la recessione?

Secondo i governatori di BCE e FED Christine Lagarde e Jerome Powell, la situazione macro-economica internazionale è diretta verso la recessione, con aumento dell’inflazione che porta al conseguente rialzo dei tassi d’interesse, che potrebbe portare alla ben più grave stagflazione, tra aumento dei prezzi e assenza di crescita.

A conti fatti, difendersi dalla potenziale recessione 2023 investendo è possibile, sempre con oculatezza e responsabilità, possibilmente sul lungo periodo e senza farsi prendere dall’emotività: se in precedenza i titoli azionari erano visti come i più redditizi, oggi non si può dire lo stesso, grazie all’imponente rialzo dei rendimenti di titoli a basso rischio, come Buoni Fruttiferi, Titoli di Stato e conti deposito, che malgrado siano ancora ridotti, rappresentano ora più che mai ottimi strumenti per salvaguardare i propri risparmi, specie con investimenti diversificati.

Rimanere informati e cambiare strategia di investimento in base a cosa ci dicono man mano le notizie e gli esperti è uno dei migliori modi che abbiamo per proteggere i Nostri risparmi.

Si ringrazia la redazione di Economia Italia.

https://leonardo.it/altre-notizie/se-nel-2023-ci-sara-la-recessione-cosa-fare-dei-nostri-risparmi-per-proteggerli/

    https://banca-investimenti.blogspot.com/p/investimento-dove-fare-investimenti.html
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In caso di recessione nel 2023, Dove Dovrei investire?

In questo articolo alcuni consigli su dove investire in caso di recessione dell’economia

Nel 2023 è prevista una recessione economica non solo in Italia ma anche in tutta Europa e negli Stati Uniti, cerchiamo di capire allora come proteggere i Nostri Risparmi.

Cos’è una recessione economica.

La recessione economica è quando il PIL di una nazione diminuisce. Ci sono vari motivi per cui una economia entra in recessione.

La recessione dell’economia italiana almeno per il 2023 dovrebbe essere meno grave di quella di altre nazioni europee o degli Stati Uniti, questo grazie al fatto che il Nostro PIL aveva una crescita tra le migliori tra le altre nazioni occidentali fino l’anno precedente.

C’è anche da dire che questa recessione potrebbe non essere così dura e grave. Gli analisti infatti su questo non sono tutti concordi, cioè sono d’accordo sul dire che ci sarà una recessione ma non tutti pensano che durerà molto o che sarà particolarmente significativa.

L’attuale congiuntura è dovuta infatti all’aumento dei prezzi delle materie prime ed alla relativa risposta del mercato, cioè una contrazione dei consumi, specialmente quelli più voluttuari.

In caso di recessione nel 2023, Dove Dovrei investire?


Dove investire con la recessione e l’inflazione

Va anche detto che stavolta, alla recessione si aggiunge l’inflazione e questo complica non poco le cose per quei risparmiatori che vogliono proteggere i loro risparmi.

Una delle strategie più semplici per un investitore in caso di recessione è infatti quella di non investire, cioè vendere tutti gli investimenti e monetizzare, cioè lasciare sul conto corrente i soldi in suo possesso.

Questa però è una strategia perdente quando c’è l’inflazione. Con una inflazione del 10% annuo infatti, se non si investono i propri risparmi, questi dopo un anno avranno perso il 10% del loro valore reale.

Ecco allora che bisogna studiare qualcosa e in questo caso il sito Finanza Italia ci viene in aiuto suggerendoci dove investire oggi.

1. Buoni Fruttiferi Postali: una ottima soluzione in caso di inflazione

Bistrattati da tutti negli ultimi anni per i loro rendimenti vicino allo zero, i Buoni Postali sono stato uno dei caposaldo dell’investimento privato in Italia negli ultimi 70 anni in tempi in cui l’inflazione viaggiava anche al 20% all’anno.

Il Ministero del Tesoro ha finalmente alzato i rendimenti che ora partono da un più discreto 1% lordo annuo ad un interessante 3,8% loro annuo.

Gli enormi vantaggi che hanno i Buoni Postali sono che:

  1. Sono garantiti dallo Stato italiano.
  2. Non hanno spese di gestione, nessuna, nemmeno un euro all’anno.
  3. La tassazione è agevolata al 12,5%, in pratica la metà degli altri strumenti finanziari.
  4. Si possono vendere a costo zero e si possono acquistare a costo zero al taglio che più ci fa comodo a partire da 50 euro.

2. Conti Deposito Bancario

Qui vale lo stesso discorso per i Buoni Postali.

Anche i rendimenti dei Depositi Bancari in questi ultimi anni, con il costo del denaro vicino allo zero erano bassissimi. Per questo nessuno li consigliava più, però con l’arrivo della inflazione le banche hanno iniziato a offrire di più, sarà interesse del consumatore capire qual’è la banca che offre gli interessi più alti in un Deposito bancario.

Essendo strumenti gestiti da banche, anche questi sono garantiti ma non dallo Stato; ma dal sistema interbancario italiano e solo per depositi  fino 100 mila euro.

In altre parole: se la banca in cui avete il Vostro deposito dovesse malauguratamente fallire, se avete depositato una cifra inferiore ai 100 mila euro, la riprenderete comunque.

Qui invece dovrete pagare sia le spese di gestione che le spese di bollo di 30 euro all’anno per depositi superiori ai 5.000 euro all’anno.

3. Azioni: un investimento a rischio ma che può proteggere dall’inflazione

Se non si ha esperienza è meglio non avventurarsi in un investimento in azioni quando c’è sia la recessione che un periodo di inflazione, perché si tratta di prendere decisioni difficili.

C’è da dire però che ci sono azioni ed aziende che non si svalutano neppure quando c’è una recessione. Ecco i settori che di solito non risentono della recessione.

Settore sanitario / farmaceutico

le persone continueranno a curarsi nonostante la recessione, anche se dovranno tagliare delle spese, le spese per curarsi saranno le ultime ad essere diminuite.

Per questo azioni come Pfizer o Bayern, potranno continuare ad essere dei validi investimenti.

Catene di supermercati dove ci sono prezzi concorrenziali

Se c’è un settore che cresce quando gli altri sono in recessione, è quello delle grandi catene di supermercati dove le merci sono a buon prezzo e sempre scontati. Come Walmart. Questo accade perché le persone in tempo di recessione tagliano tutte le altre spese, meno quelle per mangiare anzi di solito fanno delle vere e proprie scorte alimentari in in casa.

Azioni di Aziende di Servizi

Aziende come ENEL o ENI, Saipem o le altre azioni di aziende italiane legate ai servizi e all’energia non dovrebbero subire grandi perdite dalla recessione e dovrebbero continuare a lavorare.

Aziende di innovazione Amministrativa

Con i recenti PNRR l’amministrazione italiana si è impegnata a prendere miliardi di euro in prestito che serviranno anche per l’innovazione della Pubblica Amministrazione ecco che azioni come quelle della Digital Value ( DGV ) potranno continuare a crescere, in quanto in prima linea in questo processo di digitalizzazione delle amministrazioni del paese.

Si ringrazia: Finanza Italia.

https://citymilanonews.com/in-caso-di-recessione-nel-2023-dove-dovrei-investire/

    https://banca-investimenti.blogspot.com/p/investimento-dove-fare-investimenti.html
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